Chi l’ha detto che vivere in un piccolo centro appenninico è solo fonte di scomodità per collegamenti viari spesso difficili, per attività lavorative e servizi sovra-comunali lontani, per attrazioni culturali e sociali di più piccolo spessore. Sigillo, che da oggi è il primo Comune dell’Umbria che ha visto riconosciuta e certificata la sua qualità della vita, fa della regola l’eccezione. A presentare il risultato di un percorso amministrativo avviato nel 2001 dalla scorsa giunta comunale guidata da Katia Mariani e recepito da quella attuale, ma giunto solo adesso a conclusione, è stato il sindaco Antonella Brancadoro che, in un incontro presso la sala di san Giuseppe, ha annunciato l’ottenimento della certificazione Emas, ovvero la conformità del Comune di Sigillo a una serie di regolamenti per l’ecogestione del territorio. In sostanza si tratta del perseguimento di un fine, quello di promuovere la società locale senza venire meno alla salvaguardia dell’ambiente, che è la sfida vera delle amministrazioni future, in bilico tra progresso e tutela. Vari i fronti sui quali si misura tale qualità della vita: dai servizi comunali resi al cittadino, allo stato dell’aria, dell’acqua, del suolo, del rumore, alla gestione dei rifiuti e dei trasporti. A rilevare la qualità di ciascuno di tali aspetti, l’Arpa l’agenzia regionale di protezione ambientale. Con l’ottenimento del riconoscimento Emas, Sigillo si gioca la carta del futuro, impegnandosi da qui ai prossimi anni a perfezionare i propri strumenti urbanistici per la salvaguardia del territorio, a valorizzare l’area di sua pertinenza del Monte Cucco, ovvero la Val di Ranco, a migliorare la gestione della raccolta differenziata, a promuovere fonti energetiche alternative con basso impatto in termini di emissioni, nonché con possibilità di risparmio. L’etichetta Emas, che la unisce ad altri comuni d’Italia, sarà in definitiva solo l’inizio di un lungo percorso