Spello, rianimata la festa della bruschetta

“Forse non l’abbiamo resuscitata, ma rianimata sicuramente si!”. E’ questo il commento del vice sindaco Antonio Luna in merito a “L’Oro di Spello”, la manifestazione che si è appena conclusa e che aveva l’obiettivo di modernizzare la tradizionale festa della bruschetta. “Sono stati veramente quattro giorni d’oro – spiega il vicesindaco - i nostri cittadini hanno riassaporato il piacere di un centro storico vivo e pulsante, inoltre un considerevole numero di visitatori ha apprezzato i tesori della nostra città a partire ovviamente dall’enogastronomia fondata sull’olio, ma arrivando al Pintoricchio e ai mosaici romani (grazie alla disponibilità di Sistema Museo e della Sovrintendenza ai Beni Archeologici dell’Umbria), alle nostre bellezze monumentali, alla pittura contemporanea con mostre ed eventi, al Museo delle Infiorate, al teatro Subasio mirabilmente organizzato dalla “Fontemaggiore. Quando con la Pro Loco, anima dell’evento, si è pensato di rilanciare la festa, abbiamo pensato che prima di tutto dovevamo sconfiggere il nostro immaginario collettivo. In effetti molti spellani ritenevano ormai che, per come era rimasta negli anni, “la bruschetta” richiamasse solo il passato ed il folclore della civiltà contadina. Credo che, nella nuova veste - continua Luna - sia piaciuto il gioco di assonanza tra l’olio si Spello e l’oro di Spello. Il programma ha poi voluto essere la declinazione di tutti i tesori della città. Infatti riteniamo che la valorizzazione di un prodotto come il nostro extravergine debba passare attraverso la messa in vetrina di tutto il suo territorio di riferimento”. La conseguenza di tutto questo è stato che in un periodo certamente non attrattivo come questo a cavallo tra novembre e dicembre, nei momenti clou del sabato e della domenica pomeriggio piazza della Repubblica era colma di gente e la città si è riempita per tutte le quattro giornate. “Soprattutto – conclude il vice sindaco - è stato riscoperto un altro importante tesoro: il patrimonio identitario e il grande senso di comunità dei nostri cittadini. Lo dicono i numeri: ben 26 eventi organizzati in 4 giorni; 11 carri folcloristici realizzati dai centri sociali, dagli alunni e dai genitori delle scuole, dai musicisti della Filarmonica; 7 punti di degustazioni enogastronomiche, tra bruschetterie e taverne, predisposti dai produttori locali, dai centri sociali, dai terzieri della città e valutate dall’Accademia Italiana della Cucina; quasi 400 ragazzi dell’istituto comprensivo G. Ferraris che dipingevano in maniera estemporanea per le vie della città; oltre 20 attività commerciali con le vetrine a tema olivicolo e le immagini storiche del circolo Cine foto amatori hispellum; ben quattro alberghi che hanno offerto le loro camere ai visitatori istituzionali, la solidarietà a favore del Comitato Daniele Chianelli”. Non è mancata neanche l’attenzione dei mass media: si è parlato de “L’Oro di Spello” domenica mattina su Rai Uno. Per tutto il sabato poi una troupe della Rai ha girato per la città: le immagini più suggestive dell’evento potranno essere viste nei prossimi giorni all’interno del programma di Rai Uno “Festa Italiana”. Entusiasta della riuscita dell’evento anche il presidente della Pro Loco Umberto Natale, il qualche afferma che “è stata una festa straordinaria soprattutto per la grande partecipazione di gente. Questo si deve all’impegno messo in campo dall’amministrazione comunale, dalla Pro loco, dalle associazione volontariato, dai terzieri e dalla scuola. E’ stato il successo di tutta la città. Ringrazio i produttori dell’ olio per la loro disponibilità ed anche Don Antonio Ronchetti della parrocchia di Santa Maria Maggiore.