Avremo prima il nome del nuovo Pontefice o quelli della nuova giunta di Maria Rita Lorenzetti? Difficile dirlo; fatto sta che il prossimo 18 aprile sarà giorno di conclave a Roma tra i porporati ma anche a Perugia tra i rossi della Quercia, quest’ultimi impegnati nel direttivo regionale che dirà forse la parola definitiva sulla rosa di nomi da dare alla Lorenzetti per i quattro posti da assessore che spettano ai Ds. Sinora i nomi circolati erano il folignate Vincenzo Riommi, l’umbertidese Maurizio Rosi, il perugino Lamberto Bottini e il ternano Mario Giovanetti. La soluzione creerebbe imbarazzo, facendo restare esclusi dal pacchetto regionale nomi importanti come l’eugubino Paolo Barboni, rappresentativo di un partito, i Ds, che a Gubbio sono la prima forza politica della città ma anche l’ex assessore Gaia Grossi, a Perugia forse una delle più deluse dal voto regionale. Il direttivo del 18 aprile dirà qualcosa di più preciso in merito, ma intanto dalla riunione della segreteria regionale diessina tenutasi ieri sera a Perugia, presieduta da Fabrizio Bracco, sono circolate indiscrezioni. La prima e più importante è che Paolo Barboni potrebbe essere scelto come assessore esterno nella giunta Lorenzetti, soluzione questa che potrebbe gratificare i Ds eugubini, sia per il risultato ottenuto – Barboni in termini di voti è andato oltre le stesse aspettative della vigilia, soprattutto a Gubbio – sia per i malumori che nel passato avevano caratterizzato il rapporto tra centro e periferia (con le clamorose dimissioni in blocco dei Ds eugubini dalle cariche regionali). D’altro canto la scelta di Barboni toglierebbe l’assessorato a uno dei quattro papabili, forse a Maurizio Rosi, che già due volte ha rivestito tale ruolo, all’agricoltura prima, alla sanità poi. Difficile dire poi in quale settore potrebbe essere destinato l’ex sindaco di Gubbio: la sua esperienza alla dirigenza del consorzio Sir, la società informatica regionale, potrebbe assegnargli un ruolo nel campo della formazione, rivestito sino ad oggi da Gaia Grossi. Ma è solo un’ipotesi tutta teorica. Difficile pensare tuttavia che la formula dell’assessorato esterno, nel caso fosse scelta per Barboni, verrebbe estesa anche agli altri tre membri Ds della giunta: in questo caso si dovrebbe prevedere l’esclusione di un nome pesante come Vincenzo Riommi sostituito dalla perugina Grossi o dal tifernate Caprini ma l’asse politico di Foligno-Spoleto (che già vanta la presidente Lorenzetti, ma in tutto può fregiarsi di ben 9 consiglieri regionali) non lo digerirebbe.