Turismo, gli operatori commentano i dati

Turismo in tenuta; almeno per quanto riguarda il periodo natalizio. Questo almeno emerge da un’inchiesta tra gli “addetti ai lavori”. All’ Hotel Beniamino Ubaldi Cinzia Rosati conferma la sostanziale tenuta. “Il periodo natalizio – dice – in realtà non è mai molto gettonato; quest’anno il Capodanno è andato bene per quanto ha riguardato gli arrivi, ma i tempi di permanenza, forse perché con il primo di gennaio di domenica occupava un solo fine settimana, sono diminuiti. Meglio invece la Befana, con una grande movimento dal 2 al 6 di gennaio”. E il Capodanno sarebbe andato meglio del Natale anche al “Torre Calzolari Palace”, dove dicono: “ Il Natale è stato effettivamente più ‘fiacco’: solo l’80% della camere a disposizione sono state occupate, mentre il Capodanno ha fatto registrare un tutto esaurito, con una media di permanenza intorno ai cinque giorni”. Positivo anche il bilancio traccaiato dalla “Mencarelli Group”. “Abbiamo chiuso un buon anno – dice Marco Pannacci, in questi giorni a Torino per il catering delle Olimpiadi invernali -. La presenza più massiccia si è registrata a Natale; più sofferta è stata invece la chiusura dell’ultimo dell’anno: a mancare sono state soprattutto le prenotazioni con largo anticipo, ma nel complesso è andata meglio di quanto ci aspettassimo in base ai dati di metà dicembre. L’Epifania non ha dato invece grandi risultati, ma nel complesso il bilancio rimane positivo, non solo per quanto riguarda gli alberghi, ma anche per la ristorazione”. In generale gli operatori del settore sembrerebbero confermare i dati diffusi dal Comune rispetto ad un andamento tutto sommato positivo dei flussi turistici, anche se qualcuno sembra aver registrato qualche tendenza diversa. Secondo le percentuali rese note dal 23 al 27 dicembre - in netta controtendenza con quanto accaduto nel resto dell’Umbria – a Gubbio rispetto al 2004 - si è registrato un + 15% sia negli arrivi (685) che nelle presenze (1339); una leggera flessione per quanto ha riguardato gli arrivi (ma in questo caso le percentuali non sono state comunicate) a Capodanno e per la Befana, mentre sempre negli stessi periodi si è registrato un aumento delle presenze, cioè della permanenza media dei turisti.