Umbertide.Proseguono a ritmo serrato le indagini sulle tombe profanate.

Si concentrano sull’analisi del liquido usato, con molta probabilità una sostanza medicinale, e sul falcone che lo conteneva e che sarebbe stato abbandonato in un cestino di rifiuti del cimitero le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Umbertide dopo l’ennesimo atto vandalico compiuto in soli due mesi (il primo caso risale allo scorso maggio), all’interno del cimitero cittadino. Altro elemento che gli inquirenti stanno attentamente valutando il fatto che il gesto sia stato compiuto sempre contro le stesse tombe, circostanza che farebbe pensare piuttosto che a un gesto compiuto a caso, alla precisa volontà di colpire qualcosa o qualcuno. Di certo si esclude che possa trattarsi di persone che fanno parte di sette e quindi non sono seguite le piste legate all’esoterismo, al satanismo o alla magia nera ma comunque l’autore o gli autori del gesto rischiano pesanti condanne come del resto si sono affrettati a far sapere i carabinieri che indagano sul deprecabile gesto. Sul quale ha perso posizione anche l’amministrazione comunale per bocca del sindaco Giampiero Giulietti che ha espresso la vicinanza sua alle famiglie colpite da atti così deprecabili e vergognosi.