Un mix di geologia, storia e musica elettronica ha animato la giornata di ieri, venerdì 29 agosto, a Gubbio, per un'altra tappa del Gubbio DOC Fest. Dalla mattinata dedicata al patrimonio geologico eugubino fino alla serata conclusa con le atmosfere rarefatte di Coca Puma in Piazza Grande, il festival ha offerto al pubblico un programma che ha unito natura, scienza e arte. La giornata è iniziata con l'evento "Frammenti di geologia eugubina", un appuntamento articolato in due parti condotto da due figure di spicco della geologia italiana: i professori Massimiliano Barchi dell’ Università di Perugia, e Marco Menichetti dell’Università di Urbino. La mattinata è stata dedicata alla Gola del Bottaccione, un sito geologico di rilevanza internazionale. Qui, il professor Menichetti ha guidato i partecipanti lungo un percorso a piedi, partito dalla chiesa di Santa Croce della Foce, raccontando le ricerche pionieristiche che hanno avuto luogo in questo luogo. Menichetti si è soffermato in particolare sul limite Cretacico-Paleogene, che testimonia l'impatto dell'asteroide che circa 66 milioni di anni fa causò l'estinzione dei dinosauri. È proprio qui, infatti, che nel 1980 i geologi Walter e Luis Alvarez scoprirono l'anomalia dell'iridio, la prova chiave della teoria dell'impatto. La passeggiata ha toccato anche aspetti storici e locali, come l'incontro tra Sant'Ubaldo e il Barbarossa e i vecchi mulini, parte della storia rurale della città. Nel pomeriggio, la lezione del professor Barchi si è concentrata sui terremoti in Umbria, con un focus sul rischio sismico e le strategie per affrontarlo. La presentazione ha analizzato la storia sismica dell'Italia centrale, con particolare attenzione all'Appennino Umbro-Marchigiano, e si è chiusa con un forte messaggio di responsabilità collettiva. Il professore ha sottolineato come la consapevolezza del rischio sismico sia il primo passo per costruire un futuro più sicuro per città come Gubbio, che possiede un notevole patrimonio geologico, artistico e culturale. La serata è culminata con il concerto a ingresso libero di Coca Puma, protagonista della seconda serata musicale del Gubbio DOC Fest, che ha regalato al pubblico di Piazza Grande un'esperienza di ascolto unica. L'opening act di “Iluvia!”, progetto sonoro e visivo, di cui fanno parte Giulia Maggesi, Alessandro Giombini in arte Deleea, e Martino Tordoni in arte Argentoha, ha scaldato l'atmosfera e acceso i riflettori del magnifico palco dell’edizione 2025. Alle 22.00 è stata la volta di Coca Puma, una delle voci più sorprendenti e raffinate della nuova scena musicale italiana. Con i brani del suo album d'esordio, "Panorama Olivia", ha incantato il pubblico con un sound che mescola elettronica, dream pop, jazz e nu-soul. La cantautrice ha saputo creare un universo musicale fatto di atmosfere rarefatte e suoni stratificati, guidando il pubblico, in un viaggio sonoro intimo e potente. Il concerto ha ribadito la volontà del DOC Fest di proporre artisti che, come Coca Puma, sanno raccontare il presente con linguaggi nuovi e profondamente personali, celebrando la canzone d'autore in tutte le sue forme, anche le più ibride e sperimentali. Stasera il palco di Piazza Grande con le sue meravigliose luci, è pronto per accogliere i Coma_Cose. Il live, tappa del loro tour estivo, sarà l’occasione per ascoltare le tracce del loro ultimo album "VITA_FUSA", un progetto intimo che, tra ballad e brani dalle varie sfaccettature sonore, racchiude i molti colori che caratterizzano il percorso del duo musicale, raccontando un nuovo capitolo molto personale. Manca poco al termine di questa edizione che ogni anno regala sorprese e grandi soddisfazioni.
Gubbio/Gualdo Tadino
30/08/2025 19:21
Redazione