Il gruppo consiliare Rifare Gualdo – composto da Simona Vitali, Cinzia Natalini e Chiara Casciani – ha depositato una mozione articolata e dettagliata per chiedere al Comune di Gualdo Tadino un intervento immediato e concreto sull’attuazione della ZES Unica Marche–Umbria, una delle più importanti opportunità di sviluppo degli ultimi decenni. L’estensione della ZES a Umbria e Marche, infatti, consente ai territori di accedere a procedure semplificate, a un credito d’imposta dedicato e a strumenti di attrazione degli investimenti che possono rilanciare intere aree produttive. Ma questi vantaggi – chiariscono le consigliere – non si attiveranno automaticamente, e senza un lavoro serio da parte del Comune rischiano di restare completamente sulla carta.
“La ZES – spiegano Vitali, Natalini e Casciani – è uno strumento potente, il più straordinario degli ultimi 30 anni, ma funziona solo dove esiste una preparazione adeguata. Per attrarre investimenti servono aree produttive in ordine, infrastrutture moderne, sottoservizi efficienti, autorizzazioni rapide, personale formato e una strategia chiara. Senza tutto questo, essere formalmente dentro la ZES non serve a nulla”. Il gruppo sottolinea come Gualdo Tadino, pur rientrando da anni nell’Area di Crisi Industriale Complessa ex Merloni e nell’Area Interna Nord-Est Umbria, non abbia ancora beneficiato di queste condizioni perché il Comune «non ha mai costruito una reale progettualità industriale”. Il comunicato evidenzia la situazione delle aree produttive del territorio. «È inutile parlare di attrazione di imprese – proseguono – se le nostre zone industriali continuano a presentare criticità strutturali evidenti a tutti, dalla viabilità logorata, all’illuminazione insufficiente, dalla fibra ottica distribuita a macchia di leopardo a sottoservizi datati, capannoni dismessi e nessun piano organico di rigenerazione. Un territorio così non può ambire a competere con realtà che si stanno già preparando da mesi ad accogliere nuovi investimenti e che non hanno mai smesso di investire nelle infrastrutture”.
La mozione depositata chiede alla Giunta di redigere entro 120 giorni un Piano Comunale ZES che contenga una mappatura precisa delle aree industriali, un censimento dei capannoni dismessi, una valutazione tecnica delle criticità infrastrutturali e l’individuazione delle aree da rendere realmente “ZES-ready”. Il documento sollecita anche la presentazione di progetti ai principali canali di finanziamento regionali, nazionali ed europei, l’istituzione di uno Sportello ZES Comunale, l’adozione di procedure digitali e semplificate per le imprese, la valutazione di agevolazioni fiscali comunali e l’apertura di un confronto strutturato con la Regione Umbria per rafforzare la posizione del territorio nella Carta degli Aiuti 107.3.c.
«Questa amministrazione – afferma Rifare Gualdo – procede da anni senza una visione, senza un piano, senza una strategia, muovendosi a in modo frammentato e inseguendo le emergenze invece di programmare il futuro. Ma questa volta non possiamo permetterci di perdere altro tempo, perché i territori che si faranno trovare pronti attireranno investimenti, mentre chi rimarrà indietro resterà ai margini. E Gualdo Tadino, pur avendo le carte in regola, rischia concretamente di restare fuori se il Comune non agirà in modo tempestivo e competente».
“La ZES Unica Marche–Umbria è un’occasione che capita una volta ogni molti anni. Servono qualità amministrativa, competenza e una pianificazione seria. Non ci interessa fare polemiche, vogliamo atti concreti, verificabili e immediati. Gualdo Tadino può essere protagonista, ma solo se il Comune decide finalmente di lavorare con visione e responsabilità».
La mozione sarà discussa nel prossimo Consiglio comunale previsto per il mese di dicembre.
Gubbio/Gualdo Tadino
18/11/2025 14:15
Redazione