Solenne commemorazione ad Assisi capoluogo a ricordo del 90° anniversario della Vittoria, della Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, ma soprattutto dei Caduti di tutte le guerre. La cerimonia, dopo una Messa nella chiesa del Tempio di Minerva, si è spostata nella sala Conciliazione del Comune. Erano presenti il sindaco Ricci, gli assessori Belardoni, Martellini, Brunozzi, Paoletti, il tenente colonnello Pietro Saponara, il capitano De Donno Francesco, il maresciallo Roberto Pettirossi per l'Esercito Italiano, il generale dei Carabinieri Federico Caldari, il maresciallo Versace della Compagnia Carabineri di Assisi, autorità militari, civili e religiose, studenti dell'istituto Alberghiero di Assisi e della scuola elementare Sant'Antonio, oltre ai rappresentanti dei Combattenti e Reduci. In apertura, una commovente lettera di un anziano cittadino assisano, Brufani Marcello, tornato in Russia per la seconda volta nel 2006, in cerca del fratello Mario, partito volontario nella seconda guerra e disperso nella campagne del Don. “...Giunti nei pressi di Monasticina dove operava la “Pasubio” e la “Torino”, su suggerimento dell'assessore alla cultura della regione russa di Bogugiar, ho iniziato a salire verso un'altura per raggiungere la “balka della sabbie rosse”. Ad un certo punto mi sono fermato, il gruppo era arrivato oltre la collina e non ho visto più nessuno.Forse è stato lui a farmi restare indietro e farmi fermare per stare un po' insieme...si, ho avuto la forte sensazione: io e lui soli. Il fatto è durato pochi minuti, poi mi sono scosso ed ho raggiunto il pulmino. In seguito ho appreso che in quella balka sono sepolti in fosse comuni tanti italiani, morti in seguito a forti scontri con i russi, bene questi italiani facevano parte dell'81 Fanteria Reggimento di mio fratello, la distanza delle fosse comuni era appena ad 1 chilometro dal punto in cui mi sono fermato... Partito volontario, ci credeva, era la più bella Gioventù Italiana.” E' seguito il breve ricordo del presidente Associazione Combattentistica e d'Armi comm. Aldo Calzolari e del sindaco Ricci. “Nella città serafica – ha ricordato il sindaco- Medaglia d'oro al Merito Civile per il nobile senso di accoglienza di perseguitati e feriti nei bui anni 1943/44, ricordiamo anche il valore dell'Unità nazionale, la consapevolezza che quando lavoriamo insieme per il bene comune possiamo raggiungere ogni sogno e risultato, in linea con il genio creativo, la cultura ed i valori di umanità e socialità che la storia ha donato all' Italia intera”.
Assisi/Bastia
04/11/2008 16:33
Redazione