A nove anni dal terremoto del 2016, Cascia ritrova due dei suoi luoghi simbolo: la sede rinnovata del Comune, a Palazzo Frenfanelli, e la Chiesa di San Francesco, restaurata e restituita alla comunità. Una giornata intensa e partecipata, carica di emozione, memoria e visione, che segna una nuova tappa del percorso di rinascita della città. La cerimonia è iniziata con un Consiglio Comunale aperto, alla presenza di cittadini e autorità civili, religiose e militari. Il sindaco Mario De Carolis ha parlato di “traguardo intermedio”, ricordando i gravi danni subiti: «800 sfollati su 3.000 abitanti, la perdita dell’ospedale, delle scuole, delle chiese. Ma Cascia ha fatto squadra per non cedere allo spopolamento e alla crisi». Grande emozione anche per la nuova sede del Consiglio, la Sala San Pancrazio, scelta “come simbolo di rinascita” dall’assessore Daniela Benedetti. Il vicesindaco Marco Emili ha ricordato il valore civico dell’intitolazione della sala conferenze a Gerardo Bruni, padre costituente: «La linfa vitale del Comune sarà la partecipazione». L’assessore Niccolò Sabatini ha annunciato l’avvio imminente del cantiere per la nuova scuola: «Quando si scrive scuola, si legge futuro. Aiutateci a restare qui, a vivere qui, a costruire qui la nostra vita». Il consigliere Alessandra Lepri ha richiamato con forza le radici storiche della città: «Siamo abituati a trasformare le difficoltà in opportunità. Forse è la forza di Santa Rita». Le proposte del capogruppo Stefano Veneri – spostamento della Sala consiliare e intitolazione a Bruni – sono state approvate all’unanimità. Tra gli ospiti, Mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, ha invitato a “ricostruire anche il tessuto sociale, prendendosi cura di chi fa più fatica”. La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha parlato di “una comunità che cammina insieme”: «Cascia oggi è l’Umbria, e l’Umbria è tutta qui. Ai giovani diciamo: vi daremo fiducia, opportunità, futuro». Il commissario alla ricostruzione, sen. Guido Castelli, ha evidenziato i progressi dei cantieri pubblici, tra cui l’ospedale e il futuro polo scolastico. Il ministro Nello Musumeci ha definito la giornata “un momento raro, dove si respira appartenenza autentica”: «Santa Rita è forza e destino di questa città». Al termine del Consiglio, il sindaco ha donato simbolicamente al ministro la chiave della torre civica, prima della chiusura da parte della presidente Luisa Di Curzio. A seguire, presso la Chiesa di San Francesco, si è svolta la tavola rotonda “L’intelligenza artificiale racconta la Chiesa di San Francesco”, dedicata al progetto Sibillia AI, prima guida vocale interattiva in Italia che dà voce a un bene culturale ferito dal sisma. Ideata da Sara Ferretti (Università di Perugia) e sviluppata con Agnese Beatrici e Leonardo Angelini, Sibillia AI unisce tecnologia e memoria, offrendo un’esperienza di visita accessibile, coinvolgente e profonda. «Con Sibillia – ha detto la presidente Proietti – l’Umbria dimostra che la ricostruzione è anche culturale, identitaria, partecipata». Cascia riparte da qui: dai luoghi ritrovati, dalle persone, e da una nuova voce che racconta il futuro.
Perugia
05/07/2025 14:40
Redazione