Nel centenario della scomparsa di Giacomo Puccini, presso la Scuola comunale di Musica che porta il suo nome è stata inaugurata ufficialmente ieri pomeriggio la mostra collettiva di pittura allestita dall’associazione Puccini and Friends in Valtiberina. L’evento, patrocinato dall’amministrazione tifernate, è il primo dei due appuntamenti con cui la ricorrenza sarà celebrata nell’arco di una settimana a Città di Castello per iniziativa del sodalizio che promuove nel territorio la conoscenza di uno dei più grandi operisti di tutti i tempi. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 27 ottobre e si concluderà, alle ore 17.00, con un concerto che proporrà, attraverso un pianista, un soprano, un baritono e una voce narrante, un originale viaggio nella vita e nella produzione operistica di Giacomo Puccini. il taglio del nastro dell’esposizione, che raccoglie dodici autori locali come il numero di opere musicali lasciate dal maestro, è avvenuto alla presenza del presidente dell’associazione Puccini and Friends in Valtiberina, Maurizio Checcaglini, del direttore della Scuola comunale di musica, Nolito Bambini, e dell’assessorato alla Cultura, che ha sottolineato nell’occasione “la soddisfazione di poter tributare un doveroso e sentito riconoscimento al contributo indelebile che Giacomo Puccini ha lasciato nella storia della musica con il suo talento, la sua genialità e la sua sensibilità”. Con espressioni e linguaggi artistici diversi, i dipinti della mostra invitano a scoprire particolarità e motivi ispiratori legati al compositore sotto l’immagine di Puccini che campeggia nel salone di ingresso della scuola tifernate. “L’obiettivo della nostra iniziativa - ha spiegato il presidente Checcaglini - è quello di sottolineare la frequentazione della Valtiberina di uno dei più importanti compositori italiani, favorendo, attraverso forme artistiche e musicali in grado di coinvolgere tutti, l’avvicinamento della comunità tifernate alla conoscenza della sua biografia e della sua straordinaria produzione musicale”. Il direttore Bambini ha parlato di “un’occasione splendida di celebrare un compositore molto amato e rafforzare il legame della città con la grandezza della sua opera, che è testimoniato dall’intitolazione a Puccini della nostra scuola”.