L'idea parte dal Consorzio Smai ed è quella di un progetto pilota per la creazione di una filiera umbra del mobile artigianale, una struttura che coordini gli sforzi degli artigiani e metta a disposizioni gli strumenti operativi e relazionali che sono in grado di posizionare il prodotto nel mercato globalizzato.Più chiaramente, nella globalizzazione anche chi è piccolo, ma ha una forte rete di relazioni, riesce ad essere conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo e quella nicchia di mercato che fino a ieri era limitata alla propria nazione ora la ritroviamo moltiplicata per 1000 volte nel mondo. Il piccolo supportato da un grande progetto condiviso- sostiene Granci- può arrivare a creare prodotti unici al mondo, il piccolo che non ha relazioni o non fa parte di un sistema organizzato è probabilmente destinato a soccombere.Per questo motivo- conclude Granci nel chiedere un incontro alla Lorenzetti- vorremmo proporre la realizzazione di un Accordo di Programma fra tutti i soggetti interessati che porti alla costituzione di un gruppo di lavoro, un tavolo operativo che perfezioni il disegno di questo progetto.