Piangere una persona cara che non c'è più in un cantiere. Fermi in uno spazio senza pavimentazione, tra chiodi, brecciolino, assi di legno, con lo sguardo rivolto verso un loculo di cemento grezzo, senza rifiniture e senza lapide. Da mesi, coloro che si ritrovano a piangere parenti o amici morti in due ali remote del nuovo Cimitero Monumentale di Città di Castello si chiedono se il proprio "caro estinto" sia di serie B. Quando hanno acquistato quel posto nella nuova batteria realizzata nella parte più lontana dall'ingresso, preferendolo ad una sistemazione nella parte vecchia del cimitero, non avrebbero mai pensato di essere condannati a mesi senza dignità. Un mese fa è stata annunciata l'approvazione del progetto di ampliamento del cimitero: la speranza è che si intervenga prima di tutto per rimediare all'attuale mancanza di rispetto per defunti e parenti