L'evento più atteso dell'anno è oramai alle porte. Con la discesa dei Ceri in città, non resta che contare i giorni, le ore e i minuti che separano gli eugubini dal 15 maggio. L'emozione inizia a farsi sentire, l'ansia sale, tutti sono pronti per quella che è la Festa di un'intera città. Tra i personaggi della Festa, come ogni anno, il primo ed il secondo capitano, rispettivamente Marino Ridolfi e Tersilio Pierotti. A loro, per un giorno, saranno affidate le chiavi della città e, con esse, simbolicamente il controllo su Gubbio. "Sono molto emozionato - afferma Marino Ridolfi - il 15 maggio è il giorno più importante dell'anno per ogni eugubino". Nato a Gubbio 63 anni fa, Marino è sposato con la signora Anna Rita ed ha due figli, Francesca e Luigi e tre nipoti, Cristian, Manuel e la piccolissima Linda. Proprio ai nipoti il primo capitano dedica la corsa del 15 maggio. Di fede santubaldara, è stato ceraiolo di gran valore, soprattutto in alcuni pezzi, come, ricorda, "la curva di San Francesco e lo stradone dei Pinoli". Il secondo capitano, Tersilio Pierotti, 59 anni, è sposato invece con Concetta ed ha una figlia, Simonetta, a cui ha trasmesso la sua fede sangiorgiara. "Essere capitano è un'emozione fortissima - dichiara - la corsa del 15 maggio la dedicherò a mia moglie e a mia figlia". Sia Marino che Tersilio, in giovinezza sono stati costretti a lasciare Gubbio e ad emigrare in Svizzera. "All'età di 19 anni me ne sono andato in Svizzera per lavorare. - ricorda Marino - Tornare a casa per il 15 maggio purtroppo non era sempre facile, ma cercavo in tutti i modi di riuscirci". "Sono emigrato con la mia famiglia nel 1965 - ricorda invece Tersilio - ma tornavo a Gubbio frequentemente, soprattutto in occasione della Festa dei Ceri". Passione per i Ceri, fede per il Santo Patrono e amore per Gubbio. Questo è ciò che accomuna il primo e il secondo capitano, inseriti nel bossolo nel 2000 ed estratti nel 2005. Ora, dopo due anni di attesa, è arrivato il loro momento. La mattina del 15 maggio saranno loro a guidare l'alzata e la corsa fino in cima al Monte Ingino. Il tutto rigorosamente in sella ai propri cavalli. "Ho una buona dimestichezza con questi animali - afferma Marino Ridolfi - e sono pronto per il 15 maggio anche sotto questo aspetto". Qualche difficoltà in più invece per Tersilio Pierotti. "Non amo molto i cavalli ma da tempo mi sto allenando con "Malì", - dichiara - la cavalla che mi accompagnerà anche nella Corsa del 15 maggio".
10/05/2007 11:02
Redazione