Foligno, sbarca la Consulta degli Immigrati

Le tematiche relative all’immigrazione, ed in particolar modo quelle legate all’integrazione degli extracomunitari, sono tra i primi punti all’ordine del giorno nell’agenda politica nazionale e non solo. Anche a Foligno il fenomeno ha da tempo raggiunto livelli decisamente rilevanti ed ecco allora spuntare una proposta ad hoc, destinata sicuramente (nel bene e nel male) a far discutere. L’amministrazione comunale sta infatti pensando all’istituzione di una vera e propria Consulta degli Stranieri. Anzi, per dirla tutta, si stanno già mettendo a punto i primi accorgimenti organizzativi. A seguire il progetto con particolare attenzione è l’assessore alle Politiche Giovanili ed alle Iniziative per la Pace e la Cooperazione Joseph Flagiello che anticipa a Trg i dettagli dell’iniziativa. “Stiamo effettivamente già lavorando insieme agli immigrati per poter dar vita ad un organismo politico istituzionale che metterà insieme circa una trentina di persone – spiega Flagiello – in rappresentanza sia delle maggioranze che delle minoranze culturali ed etniche”. “Non solo – aggiunge l’assessore diessino – è nostra intenzione aggiungere un rappresentante dell’amministrazione comunale che dovrà avere funzioni di coordinatore ed al quale verrà affidato il delicato incarico di gestire il dialogo tra le varie etnie e gruppi presenti a Foligno”. Ecco quindi quella che potremmo definire senza mezzi termini una Consulta degli Immigrati che andrebbe a sostituire la proposta del cosiddetto “consigliere aggiunto”. Una modifica al regolamento del Consiglio Comunale che avrebbe permesso l’elezione nel massimo consesso folignate di un trentunesimo esponente in rappresentanza dei cittadini extracomunitari e che comunque – è bene precisarlo – avrebbe avuto soltanto un incarico da portavoce ufficiale senza poter partecipare nel merito alle discussioni di carattere prettamente amministrativo e soprattutto senza alcun diritto di voto. “L’obiettivo principale – tiene a precisare Flagiello – è quello di offrire la possibilità di discutere e di parlare dei problemi che hanno coloro che vengono a vivere nella nostra città e di conseguenza cercare insieme le soluzioni ai problemi che vicendevolmente si incontrano. Dopotutto – conclude - anche l’ex Ministro degli Interni Beppe Pisanu aveva messo in cantiere una simile idea su scala nazionale”.