Chissà che entro Natale non si possa già conoscere il nome del candidato a Sindaco di Ds, Pdci, Margherita e Sdi. La candidatura dovrebbe comunque essere resa nota non oltre la metà di gennaio. E’ quanto emerso dalla conferenza stampa tenutasi ieri mattina nella sede di piazza Oderisi, cui hanno preso parte Paolo Barboni (Ds), Pier Luigi Neri (Pdci), Matteo Andresini (Margherita) e Alessandro Bonci (Sdi). I rappresentanti delle quattro forze politiche dell’ex Ulivo hanno reso note alcune delle linee guida del loro programma elettorale, nate dal tavolo di confronto portato a termine in questi giorni. La scuola, l’economia, il welfare e la cultura sono 4 dei 14 punti del programma elettorale che Ds, Comunisti Italiani, Margherita e Sdi presenteranno come piattaforma su cui ragionare alle altre forze del centro sinistra. Sfruttamento delle fonti energetiche alternative, in primis l’eolico, con la costituzione di un coordinamento pubblico e privato per la gestione, razionalizzazione dell’offerta formativa scolastica sull’intero territorio dell’Alto Chiascio con la costituzione di un organo che, nel rispetto delle autonomie, programmi le proposte scolastiche in base alle singole esigenze territoriali e all’edilizia scolastica presente, riforma dei servizi sociali trasformando il comune da programmatore di processi a coordinatore sfruttando le realtà associative presenti, creazione di una seria rete museale cittadine. Quattro punti questi che saranno l’apice della proposta Ds-Pdci-Margherita-Sdi da presentare già martedì a Rifondazione Comunista qualora accetti l’invito ad un incontro che è stato formalizzato solo venerdì. “Questa – ha sottolineato il coordinatore dei Ds Paolo Barboni in un’intervista a Trg – è la base di discussione che sottoponiamo all’attenzione delle altre forze politiche del centro sinistra per cercare di arrivare a una composizione dell’Unione così come è per le politiche anche per le amministrative”. Una discussione che di proposito, almeno per il momento , non ha coinvolto i partito al governo - nelle ultime settimane Udeur e Italia dei Valori avevano tra l’altro lamentato una loro esclusione dal dibattito – come ha sottolineato lo stesso Barboni. “Il fatto stesso che alla stampa siano state consegnate solo 4 delle 14 linee programmatiche è indice del rispetto per dibattito che si deve ancora svolgere con gli altri partiti e di come non intendiamo dire che le queste siano le idee sicure e certe da cui sia impossibile muoversi. Da parte nostra si tratta di una forma di rispetto dovuto, senza dichiararci padroni di tutto: siamo disponibili a discutere seriamente e questa è la prima base così come si era stabilito la scorsa estate”. Rimane l’apertura a Rifondazione. “Nella lettera – ha sottolineato ancora Barboni – si sottolinea l’assoluta volontà di dibattito franco e aperto, nell’assoluta consapevolezza che nel governare c’è stata un’azione di maggioranza e una d’opposizione e che anche su questo ci sono dei giudizi. E’ chiaro – ha aggiunto Barboni - che non stiamo ragionando sul proseguire con il secondo quinquennio di un’amministrazione, ma sul cercare di riaprire le prospettive di un’amministrazione più larga e diversa da quella attuale. Per questo andranno ovviamente superati problemi non solo formali, ma anche sostanziali”. Barboni ha poi fatto riferimento anche all’eventualità che Rifondazione arrivi già con un suo candidato a Sindaco al tavolo delle trattative. “Ciò – ha sottolineato l’ex sindaco – significherebbe arrivare con delle precondizioni che non attengono ad un percorso vero e concreto: se non c’è chiarezza di cosa contempla l’impianto di progetto di un’amministrazione, con tempi difficili e complicati, si corre il rischio di litigare e in seguito di non concludere nulla”.