E' stata confermata la notizia del ritrovamento della pistola nell'abitazione di B.L., 45 anni, celibe, residente nel piano superiore dell'immobile dove sorge la barberia luogo del delitto. Sul luogo il pm Petrazzini ha preso in mano l'inchiesta, con il supporto degli uomini della Compagnia di Gubbio dei Carabinieri guidati dal ten. Cosimo Petese. L'uomo è stato fermato e successivamente è stato tratto in arresto. Dalle prime testimonianze (nella foto alcuni inviati stampa raccolgono il racconto di uno dei testimoni) è stato possibile ricostruire sommariamente la dinamica dell'omicidio: il barbiere era ancora al lavoro quando è entrato nel locale un altro individuo che dopo uno scambio di battute gli ha puntato la pistola e ha esploso i tre colpi, di cui uno alla testa. Per il barbiere non c'è stato nulla da fare. L'uomo è stato anche fermato da un cliente della barberia, che poi lo ha lasciato andare per paura di essere a sua volta aggredito. Sembra che all'esterno del negozio l'autore dell'omicidio si sia mostrato visibilmente sconvolto e si sia allontanato senza scappare.
Quanto alle cause, sembrano ormai acclarati i motivi passionali: da una sommaria ricostruzione, sulla base delle prime testimonianze, sembra che il B.L. non gradisse alcune presunte attenzioni della vittima nei confronti della propria convivente. Da qui l'alterco e la tragica fine del barbiere di 66 anni.