Ha parlato di un momento "di speranza e di salvezza" la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti che ha accolto le studentesse e gli studenti palestinesi giunti all'Università degli Studi di Perugia. "Tutto questo - ha affermato - non sarebbe stato possibile senza l'idea, la forza e il coraggio del rettore Maurizio Oliviero con un progetto nazionale che è partito dall'Università degli Studi di Perugia". "L'iniziativa - ha sottolineato ancora Proietti - è frutto pure di un'amicizia tra l'Umbria e la terra di Palestina che è di lunga data, con Assisi gemellata a Betlemme". "Questa nostra storia oggi vi porta qui e sarete ora abbracciati dall'Umbria anche perché vedrete la bandiera del vostro paese esposta nel palazzo regionale perché noi vi abbiamo già riconosciuto" ha poi affermato la presidente della Regione rivolgendosi ai ragazzi. "Il corridoio umanitario per studenti lo abbiamo messo al centro delle nostre azioni e in questa pace noi crediamo" ha infine affermato Proietti. "L'entusiasmo di Oliviero ci ha colpito - ha detto l'assessore regionale alla Pace e all'Istruzione Fabio Barcaioli - e considero questo corridoio un regalo che ci ha voluto lasciare ad un mese dalla fine del suo mandato come rettore. La risposta della comunità umbra ci sarà e mi auguro che per gli aiuti umanitari anche il governo nazionale inizi a fare la sua parte". A portare i saluti della città, dando il benvenuto agli studenti, è stato l'assessore comunale Andrea Stafisso, parlando di "una luce che si accende a Perugia" e del ruolo che cultura e istruzione hanno "nel creare ponti".