Il Consiglio comunale di San Giustino ha approvato un ordine del giorno dal titolo: “Riconoscimento dello Stato di Palestina e condanna del genocidio in atto a Gaza”. Il documento chiede al Governo italiano di riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina e, al tempo stesso, sollecita la sospensione della fornitura di armi e lo stop immediato e permanente delle aggressioni militari condotte dallo Stato di Israele contro la popolazione palestinese. La proposta, presentata dal gruppo di maggioranza San Giustino Partecipa, è stata approvata con i voti favorevoli di San Giustino Partecipa e Communitas San Giustino, mentre il gruppo San Giustino nel Cuore si è astenuto. Il documento richiama i dati più drammatici del conflitto in Medio Oriente: oltre 60 mila morti palestinesi in meno di due anni, tra cui 18 mila bambini; infrastrutture civili distrutte – scuole, ospedali e campi profughi inclusi –; decine di giornalisti uccisi e una popolazione allo stremo per il blocco e il contingentamento degli aiuti umanitari imposto da Israele. Viene inoltre denunciato il regime di apartheid e l’escalation di violenze in Cisgiordania, fatta di sgomberi, arresti arbitrari e attacchi da parte di coloni armati. L’ordine del giorno si colloca in un contesto internazionale che negli ultimi mesi ha visto passi significativi verso il riconoscimento della Palestina: dal voto dell’Assemblea generale ONU ai riconoscimenti ufficiali di Francia, Spagna, Irlanda e Norvegia, fino alle recenti prese di posizione del Parlamento europeo. Accanto a ciò, l’amministrazione sangiustinese si impegna a promuovere e sostenere iniziative pubbliche di sensibilizzazione, perché – come si legge nel testo – “anche le istituzioni locali possono e devono fare la propria parte in questo momento storico così delicato”. “Il nostro voto non è un gesto simbolico – ha dichiarato il sindaco Stefano Veschi –, ma un impegno concreto e morale. Davanti a un dramma umanitario di queste proporzioni, non possiamo che schierarci dalla parte della dignità, dei diritti e della pace”. Con questa decisione, San Giustino si unisce al coro di voci che – a livello locale, nazionale e internazionale – chiedono un cambio di rotta e la ricerca di una soluzione politica giusta e duratura per il popolo palestinese.