Con la contaminazione di musica folk ed etnica prosegue Umbria in Voce, il festival giunto alla sesta edizione, nato per conoscere e far conoscere quel prodigioso strumento che è la voce, sia dal punto di vista della vocalità cantata che di quella parlata. Un’occasione di incontro, di scambio di esperienze e approfondimenti, con la particolarità di non essere rivolto esclusivamente a una platea di esperti.
Prossimo appuntamento, questa sera mercoledì 12 agosto, alle ore 21, al Teatro Romano di Gubbio, con Torrendeadomo – Ritorno a casa concerto in cui Sara Marini presenta il suo ultimo e omonimo album, uscito di recente. La cantante, musicista e ricercatrice - dopo mesi di fermo - riparte dall’Umbria, per far conoscere e apprezzare il suo ultimo lavoro, finalista alle targhe Tenco 2020 come miglior album in dialetto.
Un viaggio tra le sue terre di origine, l’Umbria e la Sardegna, impregnato di suoni suggestivi. Una nuova world music vestita di tradizione e innovazione. Torrendeadomo, che in lingua sarda vuol dire “ritorno a casa”, è il secondo album della musicista umbro/sarda Sara Marini. È il racconto, in musica e parole, di un viaggio attraverso le origini, un viaggio tra due isole: la Sardegna circondata dal mare, con la sua sensazione di infinito e di apertura totale verso l’ignoto, e l’Umbria, “isola” circondata dai monti che si ergono maestosi e protettivi.
Dodici canzoni originali che attingono alla musica popolare e alla world music, filastrocche e giochi innocenti (ma non troppo) di bambini, ninne nanne e affanni di madri, angeli custodi, amori antichi, re e castelli, pene d’amore, libertà e paure.
Sara Marini, che firma sei brani del disco, nasce come interprete pop e jazz, ma nel 2009 l’incontro con la cantautrice eugubina Claudia Fofi, dà una svolta al suo cammino artistico. Entra a far parte del quartetto vocale Le core, ensemble femminile che canta di radici, di viaggi e di senso di appartenenza, e questa esperienza la porta a iniziare un percorso di ricerca etnomusicologica.
“Essendo figlia di padre sardo e di madre umbra - racconta - ho avuto la necessità di scoprire e di scoprirmi attraverso i luoghi. Ho incontrato e mi sono confrontata con culture e religioni diverse, cantando in tante lingue e dialetti. Mi sono messa al fianco di grandi maestri come Giovanna Marini, Elena Ledda, Simonetta Soro, Nando Citarella, Goffredo Degli Esposti, solo per citarne alcuni, e da ognuno di loro ho imparato qualcosa di prezioso”.
Al suo fianco nel concerto al Teatro Romano di Gubbio per la sesta edizione di Umbria in Voce, in programma mercoledì 12 agosto alle ore 21, ci sono i musicisti che hanno collaborato alla realizzazione dell’album capaci di colorare con diversi strumenti questo cammino: Goffredo Degli Esposti (zampogna, kaval, flauto doppio, buttafuoco), Francesco Savoretti (percussioni mediterranee), Paolo Ceccarelli (chitarre), Monica Neri (organetto).
Gubbio/Gualdo Tadino
12/08/2020 09:55
Redazione