Un patrimonio disperso da oltre 170 anni torna a casa. È la Collezione Albertini, un prezioso corpus di 1749 coperte documentarie in pergamena, risalenti ai secoli XIV e XV, che raccontano la storia amministrativa e giudiziaria del Comune di Perugia. La presentazione ufficiale si è tenuta all'Archivio di Stato di Roma. L'incontro ha rappresentato non solo la celebrazione di un ritorno, ma anche - è stato sottolineato - un esempio concreto di collaborazione tra pubblico e privato per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale. Fondazione Perugia, infatti, ha acquistato la Collezione Albertini all'asta di Parigi del 21 giugno 2024 per 430 mila euro, con il benestare degli Archivi di Francia. Si tratta di 153 lotti che oggi, grazie a un'intesa virtuosa con la Soprintendenza archivistica e bibliografica dell'Umbria e l'Archivio di Stato, sono oggetto di studio e restauro. "La Collezione Albertini rappresenta un tassello prezioso della memoria storica di Perugia che, dopo oltre 170 anni, torna finalmente a casa", ha spiegato Franco Moriconi vice presidente di Fondazione Perugia. "Con questa operazione - ha aggiunto - abbiamo voluto restituire alla nostra comunità un patrimonio identitario straordinario. Ma non ci siamo fermati alla semplice acquisizione: la valorizzazione attraverso studio, restauro e dialogo con l'arte contemporanea rende questo ritorno ancora più vivo e attuale, capace di parlare al presente e alle nuove generazioni". Per Antonio Tarasco, direttore generale Archivi del Ministero della Cultura, l'operazione condotta dalla Fondazione Perugia rappresenta un "esempio emblematico" di come il privato possa svolgere una funzione pubblica di altissimo valore. Il percorso di valorizzazione della Collezione è già in corso. A Palazzo Baldeschi a Perugia è visitabile in questi mesi la mostra Extra. Segni antichi / Visioni contemporanee, a cura di Marco Tonelli. Il progetto espone alcune delle pergamene in dialogo con le opere di diciotto artisti contemporanei, da Alighiero Boetti a Emilio Isgrò, da Maria Lai a David Tremlett, creando connessioni inedite tra passato e presente. È stata inoltre annunciata una nuova grande mostra, prevista per ottobre 2025, che presenterà al pubblico tra le 200 e le 300 pergamene, insieme ad altri materiali archivistici recentemente acquisiti.