Sette tartarughe d'acqua di specie non autoctone sono state recuperate a Umbertide nella fontana dei giardini pubblici in via Gabriotti. Sono tutte in buone condizioni e saranno affidate al Centro ittiogenico della Regione Umbria sito a Sant'Arcangelo di Magione. I carabinieri forestali hanno spiegato che si tratta di esemplari palustri importati come animali da compagnia, ma diventate di difficile gestione in ambito domestico, erroneamente rilasciati in libertà. Secondo i militari questa specie di animale, se non adeguatamente custodita, in condizioni tali da impedirne la diffusione e la riproduzione, rappresenta un problema per l'equilibrio degli ecosistemi naturali e la sopravvivenza dell'unica specie di tartaruga palustre autoctona la Emys orbicularis. I carabinieri forestali ricordano in una nota "che l'abbandono di animali è innanzitutto un atto di crudeltà (devono fronteggiare carenze di cibo, ferite, malattie, predatori, competitori, pericoli) e un pericolo per la sopravvivenza di altre specie animali e per il mantenimento della stabilità ecosistemica, inoltre è un reato punito dalla legge".