Una marcia in più , il progetto itinerante per la promozione della salute e l’informazione sugli effetti delle bevande alcoliche dell’ARCAT Umbria ha fatto tappa questa mattina a Gubbio. Davanti ai giovani studenti del biennio dell’istituto tecnico commerciale e dell’istituto professionale gli esperti dell’associazione club alcolisti in trattamento dell’alta Umbria e dell’asl 1 hanno cercato di interagire con gli adolescenti per sensibilizzarli sui pericoli derivanti dall’uso e l’abuso di alcool. Un’iniziativa di informazione e promozione alla salute per sottolineare quanto sia importante il dialogo, il confronto diretto con i giovani per una sempre più forte sensibilizzazione al rispetto di se stessi con proposte di salute. Per promuovere la salute infatti diventano molto importanti abitudini e gesti quotidiani come il modo di mangiare, il fare attività fisica, l’attenzione per le norme di sicurezza quando si è in strada ed il vivere in mezzo alla gente, perché lo stile di vita ognuno ha la capacità di incidere profondamente oltre che sulla nostra salite anche sulla vita degli altri. Così si è parlato, presso l’aula magna del commerciale, dell’uso di alcolici chiedendo ai giovani interlocutori di raccontare le loro esperienze, se mai in un locale pubblico viene chiesta loro l’età, visto il divieto di vende alcolici ai minori di 16 anni. E poi tanto il materiale distribuito. L’iniziativa rientra in un progetto generale motivato dal crescente consumo di alcol tra gli adolescenti, che vede promotore oltre al Comune, la Asl n. 1 con il Gruppo Operativo Alcologico Territoriale, l’ACAT Alto Chiascio e le associazioni di categoria Confesercenti e Confcommercio. Necessità sottolineata da un altro istituto superiore di Gubbio l’ITIS. Dopo un’indagine anonima nel 2002 promossa dall’istituto e realizzata tra gli studenti infatti erano emersi dati sconcertanti: tanti, troppi giovani si avvicinano troppo presto alle sostanze alcoliche. Sintomo di un disagio preoccupante che andava affrontato. Così l’interesse e la partecipazione dell’amministrazione comunale che nel 2004 ha avviato una serie di incontri e approfondimenti come “Vino per amare” e l’ultima campagna informativa presa il via nei giorni scorsi con l’affissione in tutti i pubblici esercizi come bar e pub di cartelli con diversi messaggi uniti dallo slogan “Io tengo a te”, che invitano i minori di 16 anni a non consumare alcol e a bere bevande alternative.