Ha espresso "grande preoccupazione per il costante incremento dell' energia e delle materie prime" il Consiglio generale di Confindustria Umbria nella sua prima riunione. Situazione che per l' Organismo "mette a rischio la ripresa industriale e che ha ricadute molto negative sulla economicità della gestione delle imprese". "I problemi legati alle catene di fornitura - ha sottolineato il presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli - erano già apparsi nei mesi scorsi, ma il perdurare di questa situazione genera prospettive preoccupanti. Entro la fine dell' anno e nella prima parte del 2022 le difficoltà potrebbero avere un impatto ancora più significativo". "Le misure che il Governo ha adottato - ha sottolineato Briziarelli - sono destinate al contenimento delle bollette delle famiglie, degli artigiani e delle microimprese. È ora però necessario intervenire con strumenti straordinari per il comparto industriale, da assumere in tempi rapidi. Le imprese sono impegnate nella transizione verso l' utilizzo di fonti energetiche decarbonizzate, ma al momento non ci sono alternative sostenibili al gas naturale, che rappresenta ancora il miglior combustibile disponibile dal punto di vista ambientale.”
Intanto la Regione Umbria accelera i tempi per l'' adozione di misure concrete verso la transizione ecologica, favorendo l'' installazione di nuovi impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Su proposta del vice presidente della Regione e assessore all'' Ambiente, Roberto Morroni, è stata infatti pre-adottata una delibera con la quale si prevedono sostanziali modifiche al Regolamento regionale (del 22 luglio 2011 numero 7) il quale stabilisce la "Disciplina regionale per l'' installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili" che, dopo il parere obbligatorio presso la commissione competente, tornerà in Giunta - spiega una nota dell'' ente - per l'' adozione ufficiale.