Potrebbe essere arrivata alla fine la lunga vicenda dei dipendenti di Dogre, iniziata a maggio dello scorso anno e che è stata diverse volte al centro di sedute del Consiglio comunale tifernate e delle commissioni consiliari.
Emanuela Arcaleni, capogruppo di Castello Cambia, in una nota parla che ''da questo mese dopo le dimissioni del precedente responsabile della sede locale – ha scritto in una nota - il loro orario di servizio supererà di nuovo le 30 ore settimanali e che l’apertura al pubblico dell' ufficio tornerà ad essere di 30 ore con entrambi gli impiegati, rassicura sul fatto che la qualità del servizio andrà tutta a favore degli utenti tifernati, penalizzati da un appalto che aveva di fatto permesso al gestore di depotenziare il servizio con pesanti ricadute e disservizi sui contribuenti''.
''Dopo oltre un anno senza mai aver abbassato la guardia- ha ribadito - fa piacere sapere di aver sostenuto politicamente una battaglia sacrosanta, oggi a lieto fine per i lavoratori di DOGRE, impiegati nell’ufficio riscossione Canone patrimoniale, pubblicitario e mercatale di Città di Castello, che pur con sofferenza ma con grande tenacia, assistiti dal loro Sindacato, hanno finalmente ottenuto condizioni di lavoro decisamente migliori e la debita formazione''.
Arcaleni si dice ''Soddisfatta di aver dato voce, fin dal maggio 2023, a lavoratori in evidente difficoltà, che con il rinnovo dell'appalto comunale di gestione si erano visti decurtare pesantemente l’orario di servizio nella sede di Città di Castello da 38 ore a 20 ore, e che erano stati inviati ad operare su altri Comuni nelle ore restanti, mentre l’ufficio tifernate rimaneva aperto per sole 20 ore settimanali, senza più auto di servizio per i controlli nel territorio''.
L'esponente di Castello Cambia ricorda come ''Le ripercussioni di quelle scelte sbagliate si sono viste tutte in questi 15 mesi: invio di cartelle errate, a volte prive della necessaria documentazione, mancate risposte alle richieste dei contribuenti di accesso agli atti, mancanza di spiegazioni sulle sanzioni. Decine e decine di esercenti, che in questi lunghi mesi si sono visti recapitare avvisi di pagamento relativi ad anni passati, non supportati dalle obbligatorie documentazioni, si sono rivolti agli avvocati o hanno presentato ricorsi in autotutela, spesso ignorati'' e anche l'impegno che con ''numerosi atti consiliari ho segnalato il tutto pubblicamente, sollecitando l’amministrazione comunale ad intervenire e ad intensificare i controlli sulla gestione DOGRE''.
Città di Castello/Umbertide
12/07/2024 10:29
Redazione