Da lunedì i pendolari della FCU stanno vivendo una sequela di disagi e problemi che probabilmente non ha avuto mai eguali finora per varietà e continuità di episodi. Ritardi nelle percorrenze di venti minuti in almeno tre corse con punte anche di 40-45 minuti mercoledì pomeriggio; incidenti alle carrozze che hanno generato ulteriori problemi; la costante partenza ad handicap dalla stazione perugina di Sant'Anna con 5-8 minuti di ritardo, in particolare nelle corse pomeridiane delle 15:27 e delle 16:31; addirittura la soppressione, senza la minima comunicazione agli utenti, del primo treno del mattino di lunedì che sarebbe dovuto partire da Sansepolcro. Tutto questo nel mese in cui gli utenti hanno dovuto sobbarcarsi anche un abbonamento più salato per l'introduzione di una quota una-tantum di sei euro, imposta ancora una volta senza comunicazione preventiva. Di fronte al malcontento che è diventato quotidiano, il Comitato dei Pendolari della Valtiberina ha indirizzato al nuovo amministratore unico della Fcu Vannio Brozzi l'appello a "non tollerare più disfunzioni di nessun genere". "Vogliamo che alle assicurazioni dateci di persona, seguano fatti reali e tangibili e che i cambiamenti avvengano nel più breve tempo possibile", sottolineano i pendolari.