Nel corso di un'articolata attività di controllo nel periodo estivo, conclusa nei giorni scorsi, gli ispettori del lavoro di Perugia hanno controllato 28 attività del settore ristoranti e pubblici esercizi, riscontrando ben 19 lavoratori sprovvisti di tutele e sospendendo 21 attività imprenditoriali (il 75%) di cui 11 per il tasso di lavoro nero superiore al 10%, e le restanti 10 per gravi violazioni in materia di sicurezza. Gli accertamenti ispettivi, svolti in varie zone della provincia di Perugia e finalizzati al contrasto del lavoro nero e alla verifica della corretta applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, si sono svolti in bar, pub e ristoranti anche in orari serali e notturni e, in alcuni casi, con il supporto dei carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro. Complessivamente sono stati individuati 42 lavoratori irregolari su 135 posizioni lavorative verificate: tra i 19 occupati in nero, due erano minorenni. Oltre 100 mila euro l'importo delle sanzioni elevate, cui seguiranno quelle per lavoro nero: 56.000 euro per le sospensioni adottate e 48.000 euro circa derivanti da ulteriori violazioni in materia di salute e sicurezza, come ad esempio la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi o la mancata consegna dei dispositivi di protezione individuale ai lavoratori.