Foligno. Bufera-doping, positivi due cavalli di Giostra

La risposta, arrivata ieri, è quella che tutti temevano. Il laboratorio analisi dell’Unire di Milano ha difatti confermato che due dei dieci cavalli di Giostra sono risultati positivi al test anti-doping. Nel sangue degli equini sarebbero infatti state trovate tracce di sostanze anabolizzanti. I quadrupedi su cui si focalizzano i sospetti sono proprio quelli che hanno ottenuto le migliori prestazioni in gara. Si affretta a gettare acqua sul fuoco Domenico Metelli, presidente dell’Ente, che pur manifestando la propria immutata fiducia nell’operato della magistratura, avanza l’ipotesi che possa essersi trattato di sostanze anabolizzanti sì ma non tanto a fini agonistici quanto terapeutici. Vale a dire che se di sostanze vietate si è trattato altro non erano che farmaci. Si tratta, in ogni caso, di risultati parziali e non definitivi, per i quali occorrerà invece attendere ancora. Il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Perugia dottor Sergio Sottani dovrà decidere se affidare a un altro laboratorio le controanalisi. A partire dalla comunicazione ufficiale dell’Unire, con tanto di raccomandata ai carabinieri deI Nas, il luogotenente Orazio Pellegrini, comandante appunto del Nucleo Antisofisticazioni di Perugia, convocherà, presumibilmente la prossima settimana, i priori dei dieci rioni per comunicare l’esito ufficiale degli accertamenti. L’inchiesta, denominata “Zodiaco” aveva preso le mosse il 12 ottobre coinvolgendo ben 12 regioni italiane e facendo contestualmente scattare 65 avvisi di garanzia. Iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico e alla commercializzazione di medicinali ad uso umano e veterinario di provenienza estera e ad azione dopante allenatori, fantini, veterinari, proprietari di scuderie, intermediari e scommettitori.