Un complesso intervento neurochirurgico eseguito all'ospedale di Perugia ha permesso di salvare la vita di una giovane mamma di 30 anni, colpita da grave emorragia cerebrale nelle ore successive al parto. La paziente, madre di tre figli, era stata ricoverata lo scorso mese per sottoporsi a parto cesareo, regolarmente eseguito dalla equipe diretta dal dottor Saverio Arena direttore di ostetricia e ginecologia. Nove giorni dopo il parto la donna - riferisce l'azienda ospedaliera - ha sviluppato un improvviso picco ipertensivo seguito da alterazione dello stato di coscienza e crisi epilettica. Gli accertamenti diagnostici immediati - Tc encefalo e angio-Tc - hanno rivelato la presenza di una grave emorragia cerebrale conseguente alla rottura di un aneurisma cerebrale. La localizzazione e l'entità dell'emorragia rappresentavano un serio pericolo per la vita della paziente, con rischio di importanti deficit neurologici permanenti, inclusi paralisi degli arti e gravi disturbi del linguaggio. "La particolare conformazione della malformazione vascolare -spiega il dottor Carlo Conti, direttore di neurochirurgia - non consentiva un trattamento endovascolare sicuro. Dopo un'attenta valutazione multidisciplinare, si è optato per l'approccio neurochirurgico tradizionale di clipping della sacca aneurismatica". L'intervento eseguito dal dottor Conti insieme alla sua equipe specializzata si è concluso con successo. La paziente ha successivamente trascorso un periodo in terapia intensiva, dove ha gradualmente riacquisito un buono stato di coscienza, successivamente il trasferimento in medicina d'urgenza, diretta dalla professoressa Cecilia Becattini, che ha segnato l'inizio di un progressivo e costante miglioramento clinico, e concluso la degenza presso il Centro riabilitativo Cori di Passignano della Usl Umbria 1, diretto dal dottor Maurizio Massucci. I risultati ottenuti vengono definiti dai sanitari "estremamente positivi". La paziente ha recuperato quasi completamente la motilità dei quattro arti e le capacità linguistiche, superando le iniziali preoccupazioni per possibili deficit neurologici permanenti. "Il caso rappresenta un esempio significativo dell'alta specializzazione e della competenza multidisciplinare disponibile presso l'azienda ospedaliera, dove la collaborazione tra diversi reparti ha permesso di affrontare con successo una situazione clinica di estrema complessità", ha commentato Emanuele Ciotti, commissario straordinario dell'azienda ospedaliera di Perugia. "La tempestività della diagnosi, la precisione dell'intervento chirurgico, la qualità delle cure intensive e la riabilitazione post operatoria - ha aggiunto - hanno reso possibile questo risultato eccellente in piena collaborazione tra ospedale e territorio". "La collaborazione tra specialisti e l'ottima sinergia tra le due aziende, ospedaliera e territoriale, è garanzia di straordinari risultati per il nostro servizio sanitario regionale" ha affermato la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti.