
Classe impiegatizia, ma soprattutto dirigente, nel mirino della tassazione comunale a Gubbio. A rilevarlo un’inchiesta del Giornale dell’Umbria in base alla quale dal 2004 al 2005 Ici, addizionale Irpef e Tarsu – per dipendenti e dirigenti - sono aumentate complessivamente del 37,88%. Non disponibile la situazione di Gualdo, mentre tra gli altri comuni con popolazione superiore a 10mila abitanti, altro balzo in avanti sensibile della tassazione è quello del comune di San Giustino, con un +24,22%. Per fare un raffronto, Perugia – nel computo degli aumenti totali della tassazione comunale – ha registrato un +12,25%. E se nel mirino dell’amministrazione comunale di San Giustino ci sono soprattutto gli impiegati, nel caso eugubino sono i dirigenti. Il calcolo è stato effettuato per il caso dell’impiegato su un reddito di 22 mila euro (50mila per il dirigente), con moglie e figlio a carico e un’abitazione principale di 90 mq con una rendita rivalutata di 800 euro (120 mq e 1200 euro di rendita nel caso del dirigente). Dal calcolo emerge allora che a San Giustino un impiegato deve pagare al comune (tra Ici, addizionale Irpef e Tarsu) un totale di 647,22 euro, 126 in più rispetto al 2004. E al secondo posto, in questa speciale graduatoria, c’è proprio Gubbio con 638,90 euro. Gubbio che – come detto – detiene il primato nella graduatoria della tassazione sui dirigenti, con 1.082,29 euro di imposte comunali, 486 in più rispetto al 2004. E, in questo caso, è San Giustino al secondo posto con 1.080,27 euro. I due comuni dunque senza rivali nella sommatoria totale della tassazione su impiegati e dirigenti, con Gubbio che con il 37,88% di aumento rispetto al 2004 distanzia San Giustino di oltre 13 punti percentuali. L’ultimo tra i comuni sopra i 10mila abitanti ad aver aumentato la tassazione è Assisi, al decimo posto con un più 0,14%. Nessuna variazione invece, per Orvieto, Città di Castello, Umbertide, Foligno, Magione e Narni.
25/03/2005 16:50
Redazione