L'autunno politico 2005 comincia con l'ingresso sulle scene di una nuova lista civica. Lo si era annunciato giorni addietro, poi lo spuntare dei manifesti ufficiali e ora il primo incontro pubblico. Venerdì 30 settembre all'Hotel Beniamino Ubaldi il dopo cena vedrà la "Rinascita Eugubina", questo il nome della lista, confrontarsi per la prima volta con il consenso cittadino in vista delle amministrative del 2006 per dare un progetto ed un futuro alla città, recita lo slogan. E così intanto è stato diffuso il manifesto con l'obiettivo strategico: iniziare un percorso insieme al territorio ed alle sue componenti sociali ed economiche; un apporto in più al tavolo politico per creare un'aggregazione elettorale sul programma per il prossimo giugno. Quali i valori di riferimento? Reciproca stima e rispetto senza nessun passo indietro riguardo la collaborazione politica e culturale ma anzi, scrivono, un passo avanti mettendo a disposizione le capacità amministrative, la ricchezza culturale e professionale e soprattutto la passione per contribuire piuttosto che ricevere. E ancora, lavorare per e non contro qualcosa o qualcuno per dare certezza ai cittadini che le azioni amministrative e politiche siano sempre coerenti, chiare e durature negli indirizzi ed obiettivi. Come fare per coinvolgere attivamente i cittadini? Attivare un laboratorio continuo sul territorio, scrivono, fatto di riunioni e convegni nel quale viene analizzato il contesto per comprendere quali i punti di forza e di debolezza del territorio; da qui concretizzare azioni programmatiche realizzabili. Alcuni nomi di cui parla uno dei promotori Spartaco Capannelli evidenzierebbero la trasversalità della lista e sarebbero Francesco Monacelli, ex sindaco di Fossato con Forza Italia, Ubaldo Corazzi, ex diessino ed ex sindaco eugubino, Andrea Cancellotti, ex consigliere comunale di An, Furio Vispi, segretario della lista Italia dei Valori. Da loro dunque un manifesto ricco di intenzioni importanti e che, però e forse, lancia degli intenti partendo da una critica forte all'attuale situazione. Scrivono infatti di voler "riconciliare gli eugubini risvegliandone le potenzialità, esaltandone l'ingegno e il profondo spirito religioso". E' tempo- secondo "Rinascita eugubina" di tornare a pensare la città come più giusta, libera, e solidale; tempo di rompere l'accerchiamento monoculturale che strozza e svilisce le aspettative di crescita. E’ tempo do elaborare strategie di sviluppo futuro sia per migliorare la qualità della vita sia per riaccendere quello spirito costruttivo che nel corso dei secoli ha contraddistinto “il genio eugubino” in Umbria ed anche in Europa”. L'invito così, nella stoccata finale di questo documento, agli eugubini “che non vogliono può delegare le sorti della città all'improvvisazione di una politica fatta per dividere invece che per unire. , di una politica di una sola generazione senza prospettive di rilancio. Una volontà di rappresentare una forza di attrazione civica, alle prossime elezioni comunali per elevare- conclude la nota- di rango l’immagine della città”. Da vedere ora la risposta degli eugubini e le reazioni del mondo politico.