C’è stato un momento, il 21 novembre, alla Tenuta di Villa Fassia , alle porte di Gubbio, in cui il silenzio si è fatto particolarmente intenso. A crearlo è stato l’intervento clou della giornata, tenuto della Dott.ssa Roberta Rio , scienziata austriaca di origini italiane, che, nell'ambito del primo convegno italiano dedicato al metodo da lei sviluppato, ha raccontato l’origine del suo lavoro ventennale: l’Effetto Topofilia ®, un metodo riconosciuto scientificamente dal 2011 e oggi al centro dell’attenzione di architetti, agronomi, ingegneri, antropologi, amministratori e cittadini, molti dei quali presenti in sala.
Il convegno intitolato Effetto Topofilia®. Con-prendere la connessione tra luogo e benessere. L’importanza del Genius Loci nella vita e nelle opere dell’uomo, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Perugia e della Federazione dei dottori Agronomi e Forestali dell’Umbria - che lo hanno ritenuto idoneo all’assegnazione di crediti formativi ad architetti e agronomi - ha ricevuto i Patrocini del Comune di Gubbio, dell’Ordine degli Ingegneri di Perugia, della FUA – Fondazione Umbra per l’Architettura e dell’INU – Istituto Nazionale di Urbanistica, sezione Umbria e il sostegno il sostegno dell’ISDE, Associazione Italiana Medici per l’Ambiente, di cui era presente in qualità di relatrice la Dott.ssa Fiammetta Piras, Medico Referente Nazionale ISDE per le Prescrizioni Verdi in prospettiva di One Health/Planetary Health che ha parlato dell’importanza di integrare Biofilia ed Effetto Topofilia® nella relazione terapeutica con gli ambienti naturali in ambito medico.
Piero Musini, proprietario della Tenuta di Fassia ha aperto la giornata dando il benvenuto ai presenti e ricordando i suoi nonni, Senatore Borletti e Nella Cosulich che acquistarono dal Principe Ruspoli la Tenuta - prestigiosa cornice in cui si è svolto il convegno - il cui Parco e la scalinata, un gioiello unico dell’architettura italiana, opera del grande paesaggista italiano Pietro Porcinai, sono stati riportati recentemente al loro antico splendore grazie a un contributo ad hoc del PNRR.
Tra i saluti istituzionali, Andrea Margaritelli, Brand Manager di Listone Giordano, Micaela Parlagreco – Assessore allo Sviluppo Economico, Attività produttive e di filiera, Formazione e mercato del lavoro del Comune di Gubbio, Federica Dal Zoppo, Consigliere dell’Ordine degli Architetti di Perugia con delega alla Formazione e Francesco Longari, Presidente dell’Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Terni.
Molto sentito il saluto di Franco Giacometti, responsabile della comunicazione di Tecla - azienda eugubina che ha sostenuto la realizzazione dell’evento -, con un ricordo del periodo in cui visse a Fassia e della sua amicizia Nicolò Musini.
La Dott.ssa Roberta Rio ha quindi guidato i presenti a conoscere l’Effetto Topofilia®. Un metodo – come ha spiegato la scienziata – che non nasce “a tavolino”, ma come “una via”, frutto di esperienze, ricerche, incontri e riflessioni maturate nel tempo: un approccio nuovo volto a ripristinare l'equilibrio uomo-ambiente, basato sul principio che “i luoghi non sono sfondo, ma co-protagonisti delle nostre vite”.
Per questo in Europa, soprattutto in ambito germanofono – Austria, Germania e Svizzera – ormai è prassi che enti, aziende e istituzioni interpellino la Dott.ssa Rio per sottoporre gli edifici, i quartieri e i territori a una perizia di Effetto Topofilia® prima di procedere a una ristrutturazione o a un processo di riqualificazione. Anche i privati fanno ricorso a questo tipo di consulenza per migliorare la qualità della loro vita, in termini di salute, successo e relazioni, nei luoghi dove abitano, lavorano o trascorrono il loro tempo. In Italia si inizia adesso almeno a parlarne e questo convegno ne rappresenta un autorevole punto di partenza.
Un metodo nato dall’unione tra intuizione e ricerca scientifica
La dottoressa Roberta Rio ha raccontato come questo percorso abbia preso forma molti anni fa, in un momento personale complesso segnato dalla malattia della madre. Fu allora che trovò, in un’edizione del Corpus Hippocraticum, un’indicazione inattesa: “In caso di malattia cronica, si consiglia di cambiare casa.” Quel suggerimento, antico e sorprendente nella sua semplicità, divenne la scintilla alla base di una lunga ricerca. Attraverso strumenti storici e statistici, Rio iniziò a esaminare i luoghi - appartamenti, case, edifici, quartieri, città e regioni - nel tempo, identificando ricorrenze, sedimentazioni e correlazioni tra eventi passati e vite presenti. Scoprì così che ogni luogo conserva una “memoria”, un’impronta che può continuare a manifestarsi nel vissuto di chi lo abita.
Topofilia ed Effetto Topofilia®: sentimento e metodo
La scienziata distingue tra Topofilia, intesa come amore per i luoghi, ed Effetto Topofilia®, che invece è un metodo analitico strutturato. Il secondo – riconosciuto scientificamente dal 2011 – integra:
· ricerca storica,
· analisi ambientali,
· verifiche statistiche,
· elementi interdisciplinari.
Un ponte, come lo definisce Rio, tra sapere antico e scienza contemporanea, tra dimensione materiale e memoria culturale, tra razionalità e intuizione. Lo stesso spirito anima l’Istituto Internazionale di Ricerca Scienza e Spiritualità (IRIS), fondato dalla Dott.ssa Rio insieme ad altri studiosi europei.
“Siamo diventati miopi quando abbiamo separato scienza e spiritualità”
Uno dei passaggi centrali dell’intervento ha riguardato la perdita di visione d’insieme che l’Occidente ha subito separando metodo analitico e approccio olistico. “La ragione è un faro che illumina pochi centimetri alla volta”, ha ricordato Rio, spiegando come l’Effetto Topofilia® è volto a ricomporre ciò che è stato diviso: dati e percezioni, misurazioni e sensibilità, memoria documentata e memoria profonda.
Le memorie dei luoghi: la continuità tra passato e presente
Il metodo si fonda sul principio che ogni luogo custodisce caratteristiche e tracce del proprio passato. Case, terreni, edifici pubblici, musei non sono contenitori neutri, ma “tessuti narrativi”. Tra gli esempi riportati: case in cui, per tre generazioni, si ripetono gli stessi eventi familiari; luoghi in cui le stesse malattie ricompaiono ciclicamente; aziende che entrano in crisi secondo schemi ricorrenti; spazi culturali edificati sopra aree storicamente contrassegnate da conflitti o simbolismi.
Non si tratta di predizioni, ha chiarito Rio, ma di dati statistici che emergono analizzando la storia e le correlazioni spazio-temporali. Tra le testimonianze reali, quella di Maria, una contadina sopravvissuta a sette gravi malattie mentre viveva su un antico campo di battaglia celtico. Solo dopo averne compreso la storia profonda, Maria ha scelto di restare e di diventare “custode” del luogo, trasformando la propria vulnerabilità in responsabilità. Per Rio, questo passaggio è uno degli aspetti più significativi dell’applicazione del metodo Effetto Topofilia®: passare da una posizione subita a una relazione partecipata e consapevole.
Il Genius Loci e il rispetto per i luoghi
La presentazione ha toccato anche la dimensione più sottile del rapporto con gli spazi.
Rio ha invitato i partecipanti a un breve esercizio di ascolto, ricordando che ogni luogo ha un’identità profonda:
«Quando entri in un luogo, chiedi mai permesso al Genius loci? Lo ringrazi mai per averti accolto?»
Un richiamo a una relazione rispettosa e consapevole con gli ambienti che abitiamo, gli stessi che la scienza oggi analizza attraverso misure energetiche, qualità dell’aria, effetti fisiologici e parametri ambientali.
Un metodo che diventa cura
L’intervento si è concluso con una riflessione che ha lasciato un lungo silenzio nella sala: «Non possediamo i luoghi, così come non possediamo questo istante. Possiamo solo prendercene cura.» Un invito a considerare la relazione con gli spazi come parte integrante della nostra vita e del nostro equilibrio. Non è un caso, conclude la Dott.ssa Rio, che il primo convegno italiano dedicato al metodo Effetto Topofilia® si sia tenuto proprio qui alle porte di Gubbio, in uno dei luoghi cari a San Francesco, in un momento dell’anno che si trova a metà strada tra gli 800 anni dalla composizione del Cantico delle Creature e gli 800 anni dalla morte del Santo.
Gubbio/Gualdo Tadino
26/11/2025 12:34
Redazione