L'arma del delitto non è stata ancora individuata con certezza ma alcuni coltelli ritenuti idonei sono stati sequestrati dai carabinieri nell'abitazione di Dmytro Shuryn, fermato a Spoleto per l'omicidio del cuoco Sagor Bala. Reperti ora al vaglio dei carabinieri che martedì hanno compiuto un lungo sopralluogo nella casa anche con il reparto investigazioni scientifiche. Nella cantina dell'abitazione gli inquirenti - coordinati dal procuratore di Spoleto Claudio Cicchella - hanno individuato tracce in grado di far ipotizzare che il corpo sia stato lì sezionato prima di essere messo in un sacco per la spazzatura abbandonato poco lontano. Un testimone avrebbe parlato anche di un tentativo di ripulire il locale. Riguardo al movente dell'omicidio sono ancora in corso accertamenti. E' comunque emerso che la vittima vantava un piccolo credito dall'indagato, anche lui cuoco. Quella dei soldi è quindi una pista al vaglio degli investigatori. Elementi ritenuti decisivi per il fermo di Shuryn sono comunque arrivati dalle immagini di videosorveglianza presenti nella zona dove è stato trovato il cadavere. Un'area molto abitata nell'immediata periferia di Spoleto. Una delle telecamere esterne di una casa non lontana da dove è stato individuato il sacco potrebbe avere fornito la prova decisiva.