Il buio più totale all'orizzonte. In casa Foligno oltre aver perso un importante scontro salvezza, sconfitta ampiamente preventivabile vista la diaspora di giocatori in settimana tanto da doversi affidare a diversi giocatori della Juniores e al tecnico Angelini per opporre al Latte Dolce undici giocatori ed onorare l'impegno. In uno stadio semideserto, con poco più di una centinaia di spettatori sugli spalti, i ragazzi biancazzurri hanno dato orgoglio e sudato fino al 90' per la maglia, raccogliendo anche l'applauso del proprio pubblico al termine della partita con gli ultras dei falchetti, entrati per protesta negli ultimi venti minuti, che a fine gara si sono scagliati verbalmente contro il proprietario del Foligno Antonino Spera e la segretaria Cristina Trella, considerati tra i più responsabili del disastro in cui è incappata la società dei Mille. Prima della gara allo stadio si sono visti anche Catanese, Giambi, Seye Mame e Fondi, passati per un incoraggiamento ai giovani falchetti che si apprestavano ad esordire in Serie D, il gruppetto ha poi salutato senza nemmeno assistere alla gara del Blasone, con loro non c'era Merkaj, il giocatore albanese con ogni probabilità tornerà a Castel del Piano dove proseguirà fino al termine della stagione. Si diceva dei tifosi, i quali hanno protestato fuori dallo stadio: i componenti della curva Marco Bucciarelli infatti si sono ritrovati a pochi minuti dall'inizio della partita fuori dell'ingresso al settore loro riservato, per tutto il tempo sono stati a colloquiare, molto probabilmente sul da farsi da qui al resto della stagione. In conferenza stampa invece si è presentato prorpio Angelini che ha così commentato la gara e soprattutto il perchè del suo si alla chiamata in prima squadra: “I ragazzi hanno messo orgoglio e la faccia, proprio quello che volevo. Io ho accettato solo per loro, perché ho capito il momento e non ho voluto abbandonarli. Non conosco le vicende societarie. La partita? Abbiamo fatto bene, di sicuro abbiamo dei limiti ma si è dato tutto. Forse i gol erano evitabili ma c’era emozione per l’esordio in D. Forse non eravamo pronti mentalmente del tutto. Molto bene l’inizio della ripresa nei primi 20’, in cui si è giocato un bel calcio. Consideriamo che qualcuno ieri ha giocato tutta la gara della Juniores. Se la mia “avventura” continua? Non lo so, domani vedremo. Sono stato chiamato in fretta e furia, ci ho capito poco”. Nel frattempo la squadra, o quel che ne rimane, preparerà il derby con il Trestina in programma nel turno infrasettimanale di mercoledì 8 dicembre, sale il rammarico intanto al pensiero che in questo momento il calendario mette di fronte al falco tutti scontri diretti che con la squadra che aveva iniziato la stagione, potevano essere giocati quanto meno alla pari. Andando avanti così quel che è certo è che si andrà incontr alla retrocessione, le risorse per investire ora poi sembrano davvero non esserci visto che nn sono stati pagati i rimborsi ai giocatori finora e difficilmente qualcuno accetterebbe di accasarsi nella città della Quintana senza un briciolo di futuro.
Foligno/Spoleto
05/12/2016 10:15
Redazione