Ceramica, Rampini (Confartigianato): "Serve intgesa tra soggetti diversi"

Due giorni fa a palazzo Cesaroni l'audizione convocata dalla seconda commissione del Consiglio regionale sulla crisi della ceramica. All'incontro, aperto dal presidente Franco Tomassoni, sono intervenuti Claudio Carini (Confartigianato di Gualdo Tadino), Mauro Spigarelli (Cna), Gabriele Tognoloni (ceramista di Gubbio) e Francesco Bartoli (Cgil). Sul tavolo quantità ed efficacia dei finanziamenti, necessità di un marketing più accurato e mirato e l'importanza di formazione e innovazione. Per Giampietro Rampini presidente di Confartigianto Gubbio, assente all'incontro "Quello che non può essere più rimandato, è il compito di trovare un'intesa tra le varie parti in gioco, tra gli imprenditori e i soggetti pubblici che si occupano di ceramica. Deve essere tuttavia chiaro che non può esservi intesa e cooperazione alla realizzazione di qualcosa senza la posizione di uno scopo comune e condiviso. È di una seria pianificazione ciò di cui si sente maggiormente la mancanza. Oggi la crisi della ceramica è principalmente una crisi di mancanza di promozione verso tutti i mercati. Ogni partecipazione, ogni iniziativa, dalla più piccola alla più grande, deve uscire dal campo dell'improvvisazione per affermarsi in quello della pianificazione, della progettualità e della sinergia. I fondi stanziati non sono molti, se dovessimo fare due conti quei 375mila euro ripartiti per ognuno dei 2mila dipendenti del comparto della ceramica sono pressapoco 200 euro a testa che ogni datore di lavoro potrebbe trovare e tirare fuori di tasca propria. Occorre fissare dei limiti condivisi e condivisibili, delle finalità sulla base delle quali programmare, e dunque decidere per tempo, cosa fare e come farlo".